Il lago di Viana al disgelo.
...ed in quel sito trovavasi il Lago Verde, al quale erasi forse dato questo nome, perchè avea una tinta di smeraldi, simile a quella del lago di Viana che vidi in Val di Viù; e vuolsi che sulle sue sponde fiorissero i più bei fiori delle Alpi, mentre vicino alle sue acque tranquille, vivevano molte fate tutte giovani e bellissime. (Maria Savi Lopez, Leggende delle Alpi, Loescher, Torino 1889) Nella valle di Viù si storpia per lenizione consonantica il riferimento celtico alla dea Diana: la D sonora diventa V sorda in Viana dando luogo ad un lago con isoletta rocciosa posto oltre i 2000 metri in una conca morenica di ofioliti, resa lunare e desolata dall'assenza di vegetazione e misteriosa per la nebbia fitta che troppo sovente avvolge ogni spicchio di realtà. I vicini colli di Pianfum e [...] aggiungono quel tocco di sgomento necessario a fare di ogni masso una turbante figura e, di ogni serrarsi di caligini, caotiche tregende sabbatiche. (Piercarlo Iorio, Acque, ponti, diavoli del leggendario alpino, Priuli & Verlucca editori, 1999)